mercoledì

CHRISTIAN ZUCCONI

... la cosa più interessante di me sono le mie opere . .  dice Christian  

... mi identifico con l'opera


con queste affermazioni abbiamo deciso di comune accordo di concentrare il post sull'artista cercando di non parlare della persona


l'inizio

... ho cominciato prestissimo . . .  fin da bambino, 4/5 anni, sapevo che avrei fatto lo scultore,  mi reputo una persona fortunata perchè faccio quello che ho sempre sognato di fare e non è facile vivere di questo  ...
 soprattutto per me è importante non scendere a troppi compromessi,  
anche se ogni tanto qualche compromesso ci vuole!

... quando avevo 12 anni ho iniziato a lavorare da uno scultore Piacentino che mi ha iniziato a quest'arte, poi sono andato a Carrara ...
praticamente è dall'età di 13 anni che frequento lo stesso laboratorio dove ovviamente sono di casa.

Ho iniziato a lavorare per gli altri, questo è importante perchè quando lo fai per te è molto facile piacerti, ti dimentichi di imparare e ti compiaci,
 mentre se lavori per gli altri che commissionano anche cose che non ti piacciono, pensi solo alla tecnica e così la impari davvero!
 così quando mi sono reso conto che ero in grado di fare delle cose interessanti, sia per l'esperienza maturata sia per dote naturale,
allora ho scoperto di avere anche qualcosa da dire ...

...poi dal 2007 è cambiato tutto, il mio modo di pensare e di vivere e questo ha inciso sulle mie opere poichè nascono da me  
... sono cose profondamente mie.

CRUCIFIXIO

l'ispirazione

... si può dire che sono opere biografiche anche se non sono aneddoti della mia vita, 
ma lo sono per il fatto che cerco di trasporre le mie emozioni, le mie sensazioni e i miei stati d'animo in qualcosa di tridimensionale.

Penso che un dolore sia incomprensibile, fino a che rimane non tangibile, ma se riesci a tradurlo in tre dimensioni e lo puoi toccare forse riesci anche a comprenderlo.

Avendo una formazione culturale impregnata di classicismo attribuisco sempre alle mie opere anche una interpretazione letteraria
questo avviene in un momento successivo perchè le mie opere non nascono mai a tavolino  ... vedo prima l'immagine dentro di me.

... ci sono cose che non riesco a digerire e che continuano a tornare,
per esempio lavoro molto sull'incomunicabilità e sul fatto di sentirmi un po frammentato tra materialismo e spiritualismo

.. sono legato alla materia  ma vivo anche molto il disagio che c'è tra terra e cielo 
il fatto di non riuscire a vivere una spiritualità nel mondo di oggi 
... infatti non riesco facilmente a trovarla ed è per questo che le mie opere sono tutte aperte, lacerate e svuotate non vuote che è molto diverso  



ANCILLA DOMINI


la tecnica

La scultura in pietra è eterna ... è il materiale degli Dei !
... così io la rompo per portarla  vicino all'uomo, cioè creo un momento ...
come succede a noi di incontrare momenti che ci distruggono e che ci lasciano  le cicatrici  e anche se riusciamo a rimetterci insieme portiamo sempre i segni addosso
... la stessa cosa voglio che capiti anche alle mie opere per cui una volta che l'opera è finita io la distruggo .. è un gesto di forte violenza, la svuoto e poi la ricompongo mostrando le ferite ... così esprimo questo senso di lacerazione che sento.
Uso una tecnica un po particolare  infatti la mia è una scultura del togliere ...diretta ... non utilizzo nemmeno disegni o bozzetti preparatori .. io entro nel blocco 
l'estetica viene alla fine .. il tutto parte da un mondo interiore.




CLAVUS ALEXANDRI

i progetti

vivo, a livello artistico, alla giornata 
non riesco a fare opere in serie come fanno molti artisti 
. . . devo tirare fuori quello che sento senza programmarlo

fare una scultura partendo da una sensazione significa riuscire a mantenerla viva  per giorni, settimane a volte mesi, si deve pensare che nasce da un parallelepipedo 


SALOME'




l'evoluzione


nel 2005, prima della mia svolta estetica, spirituale e personale,
realizzavo molte opere che rappresentavano mani e piacevano tanto che ho continuato a farle per diverso tempo ...
quando mi sono reso conto  che non ero più sincero con me stesso ho iniziato a fare gli amputati ho fatto solo amputati per tre anni
... dicevo voglio che la mia opera esca lo stesso anche senza le mani 
devo dimostrare che sono bravo a fare anche altro 

... ora sono riuscito a mettere insieme tutto per arrivare ad una certa armonia

SELEMNO
"NON SUM EGO QUI FUERAM"


il travertino 

il colore del travertino colpisce
da quando ho inventato questa nuova tecnica il materiale esce di più...
 il colore del travertino è splendido ed esalta le opere in maniera estrema 
infatti non sarebbero ugualmente emozionanti e soprattutto non avrebbero la stessa forza se realizzate in bianco di carrara.
Il travestino è un materiale che già di suo soffre ha venature non solo rosa ma anche biancastre che sembrano quasi dei fasci tendinei sui muscoli scoperti, 
quindi adatto al mio genere di scultura che è molto forte

DEPOSITIO CHRISTI



la storia di questa scultura 

quando ho realizzato questa opera sapevo che avrei fatto la mostra al museo d'arte antica,  quindi facevo un sacco di sopralluoghi per studiare l'allestimento e  per pensare a cosa dovevo fare ...
 e una sera verso l'orario di chiusura sono entrato nella Cappella Ducale al Castello Sforzesco, mi sono seduto è l'ho visto lì, al centro  
...così dopo un mese ce l'ho messo,
l'ho visto prima di farlo

... un allestimento straordinario, il Cristo morto al centro della cappella con una madonna col bambino del 200 che lo guardava ed un figura orante,
sopra sulla volta c'era una ressurrezione ... 


... ora è in Pinacoteca a Piacenza - Musei civivi





VIRGO LACTANS




VENERATIO HERODIS



ph. Fabio F.


Grazie Christian  !

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